GUIDA ALLA PROGETTAZIONE
PROCEDURA GUIDATA PER IL DIMENSIONAMENTO DEI CANALI MICROFORATI AD ALTA INDUZIONE
Date le dimensioni del locale e i volumi/ora da immettere, si stabilisce il numero di diffusori. Come criterio progettuale, si consideri un’area trattata, per ogni lato del singolo diffusore, di 1,5 / 2 volte l’altezza d’installazione del canale.
E’ possibile prevedere canali diffondenti con un maggiore raggio d’azione ma in questo caso, rendendosi necessario effettuare valutazioni più precise, è indispensabile il supporto dell’ufficio tecnico di VECTOR SRL.
Stabilita la portata di ogni diffusore si procede al dimensionamento del canale, scegliendone il diametro con il grafico FIG.1 (per diffusori semicircolari si veda FIG.2). Individuata la portata sull’asse delle ordinate, si ricavano i diametri ammissibili, le relative velocità interne dell’aria e la Pressione dinamica (Pd) (riportata in maniera più precisa nel grafico FIG.3).
FIG.1
FIG. 2
Come evidenziato in tabella, per i canali tessili, è opportuno mantenersi su velocità interne inferiori ai 10m/s per evitare eccessive turbolenze che potrebbero far vibrare anche vistosamente le pareti in tessuto del canale, oltre che generare un flusso sbilanciato con componenti assiali indesiderate che tendono a portare l’aria immessa verso la parte terminale del locale da trattare.
Per i canali metallici è consigliabile non superare i 7m/s per evitare lo sviluppo di rumorosità dovuto all’attrito dell’aria con la superficie interna del canale.
Come ultimo passaggio, si dovrà selezionare la pressione ottimale (minima) che dovrà essere disponibile all’imbocco del canale, utilizzando il grafico FIG. 4.
FIG. 3
FIG. 4
Utilizzando il grafico di FIG 5, nel caso di diffusori forati metallici, è possibile inoltre ricavare la potenza sonora Lw (A) generata dalla fuoriuscita dell’aria dalla foratura al variare della pressione statica all’interno del canale.
Nel caso di canali tessili, quest’ultima componente è da considerarsi trascurabile dato il forte potere fono-assorbente del tessuto.
FIG.5
ESEMPIO NUMERICO:
Dimensionamento di un impianto per il trattamento di un ambiente avente le seguenti caratteristiche:
- Lunghezza: 60m;
- Larghezza: 45m;
- Altezza: 7,5m;
Per avere un ricircolo d’aria di 2Volumi/h sarà quindi necessario avere una portata (Q) pari a:
Qtot = 2h-1 ⋅(60 m ⋅ 45 m ⋅ 7,5 m) = 40.500 m3/h
Prendendo come altezza d’installazione (H) 7m si può considerare un’area trattata di circa 14m per lato, quindi due canali lunghi 58m (lasciando 2m di agio rispetto alla lunghezza dell’ambiente per il collegamento all’unità ventilante o per il posizionamento della stessa) posti longitudinalmente possono essere sufficienti a trattare l’intero ambiente.
Supponendo di volere trattare in modo omogeneo l’ambiente, dividendo la portata totale per il numero di canali ottengo una portata per singolo canale di Q = 20.250m³/h.
Supponendo di volere canali a sezione circolare, dalla tabella 4.6.2 si ricava un diametro D = 1.000mm con una velocità interna di poco superiore a 7m/s.
Infine con la tabella 4.6.5 si vede che per un canale a 7m di altezza la pressione indicata da avere all’imbocco del diffusore è di 220Pa.
Dunque l’impianto di diffusione sarà così strutturato:
Numero canali: 2pz
Lunghezza: 58m
Diametro: 1000mm
Altezza installazione: 7m
Portata: 20.250m³/h
Pressione all’imbocco: 220Pa